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La mappatura dei nei è un controllo che andrebbe fatto almeno una volta nella vita. Sole, tintarella artificiale e creme solari non adatte stanno, infatti, facendo aumentare in tutti i Paesi occidentali i casi di melanoma, un tumore della pelle molto aggressivo, che scoperto tempestivamente consente terapie efficaci e la guarigione completa. La prevenzione parte da buone abitudini e dall’ambulatorio del dermatologo.
I nei sono macchie pigmentate formate dall’accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina. Stimolata dal sole e dai raggi Uv, la melanina è responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura. Quando bisogna preoccuparsi?
«Ogni neo rappresenta un’anomalia della pelle che si caratterizza per un accumulo di melanociti. Nella maggior parte dei casi si può stare tranquilli, perché il neo resterà lì per tutta la vita senza dare problemi ma in altri, fortunatamente più rari, i nei potrebbero degenerare e dar vita a un melanoma».
Lettini solari, l’ossessione della tintarella, l’esposizione ai raggi solari senza protezione e nelle ore più calde sono i pericoli maggiori. «Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo in tutti i Paesi occidentali a un aumento dei casi di melanoma, che dopo una costante diminuzione sono tornati a crescere. Per questo la prevenzione è importante. «Grazie al dermoscopio, un piccolo microscopio che si posiziona sulla pelle, il dermatologo ha la possibilità di esaminare in profondità caratteristiche del neo che non sarebbe possibile individuare a occhio nudo».
Con la mappatura dei nei (o mappatura nevica) il dermatologo ha l’opportunità di visualizzare e memorizzare su un computer le immagini dei nei e verificare nelle visite successive se hanno avuto un cambiamento di forma e colore. Si definisce atipico il neo (o nevo) che ha una forma disomogenea, è più grande di altri, è asimmetrico, ha colorazioni diverse e bordi frastagliati.